Lucca è
situata in un'ampia e fertile pianura sulla sinistra del fiume Serchio, ed è
una città ricca d’arte, circondata dalle mura costruite nel XVI secolo: “Le
mura di Lucca si estendono per quattromila metri, e furono costruite tra il
1544 ed il 1648 da maestranze provette e con i migliori materiali della
zona” (Baronio, Baila and & Tedeschi).
Le origini e
la storia antica di Lucca nei secoli
scorsi sono avvolti nel mito;
secondo Alessandro Streghi , che
scrisse una storia di Lucca in ottava
rima, le sue origini risalirebbero ad alcuni esuli Troiani. Lucca,
originariamente chiamata Urilia,
sarebbe stata fondata da Artomone (A. Bratchel). La storia dell'insediamento
urbano di Lucca è molto incerta; tuttavia all'interno del territorio lucchese
esistono prove sufficienti della presenza umana a partire dal Paleolitico, mentre il sito di Lucca sarebbe stato fondato dagli Etruschi.
L'archeologia ha sottolineato sempre più le radici etrusche della città, anche se una radicata tradizione storiografica locale ha continuato ad attribuire i più antichi insediamenti ai Liguri dell'Appennino settentrionale, un popolo culturalmente e tecnologicamente influenzato in questa regione di confine dagli Etruschi, stanziati a sud. Nella tradizione storica la città non è spesso ricordata, ma la sua menzione è sempre congiunta a notizie che dimostrano la sua importanza strategica ed economica. Dell’ampiezza della città, sorta in seguito alla colonia di Roma, fanno testimonianza, come abbiamo visto sopra, il perimetro e la superfice, nonché la popolazione dentro le mura, che assommava a circa 10.000 abitanti, quasi il doppio di quella di Pistoia (A. Solari).
Secondo la tradizione, la romanizzazione del territorio pisano-lucchese avvenne su un fondo etnico-linguistico Ligure; pertanto il nome di Lucca deriverebbe dalla radice celtico-ligure “Luk”, che significa “luogo paludoso.” Il fatto è però che a molti studiosi sembrò strano che, in una regione pressoché esclusivamente etrusca, soltanto Lucca avesse un'origine ligure; infatti, secondo M. Zecchini, il toponimo non deriva dal termine celtico-ligure “Luk”, ma dalla radice Indoeuropea “Leuk” [=luce]:
“Una
etimologia così facile non era stata proposta prima , perché inesatte
cognizioni di storia delle lingue e delle culture avevano fatto propendere per
etimologie infondate, come quella che faceva derivare Lucca da una parola
Ligure; però noi intorno alla lingua dei Liguri conosciamo meglio solo suffissi
toponomastici” ( M. Zecchini).
La città fu
colonia romana dal 180 a.C., e le recenti prove archeologiche suggeriscono che
la essa ebbe un momento di crisi nel corso della tarda Repubblica e
dell'Impero, ma recuperò sia economicamente sia demograficamente nel corso del
quarto e quinto secolo. Questo recupero, che può avere avuto inizio fin dalla
seconda metà del terzo secolo, è dimostrato dal restauro delle mura della città
e dall'instaurazione di una fabbrica
d'armi; non meno oscuri furono i decenni seguiti alla caduta dell'Impero romano
in Occidente. Al momento del regno ostrogoto, Lucca potrebbe essere stata la
sede di un insediamento militare gotico,
ma la prove sono tutt'altro che convincenti. In epoca longobarda c'è la
possibilità, spesso contestata, che il duca longobardo residente a Lucca fosse
il solo titolare del titolo ducale in Toscana. Di conseguenza Lucca è stata
interpretata come la capitale di un ducato longobardo consolidato, che
abbracciava tutta Toscana o, in alternativa, la regione più ristretta di
nord-ovest. Nonostante i forti scontri con la storica rivale Pisa, Lucca
continuò a prosperare in campo politico, commerciale e nella seticoltura.
La
narrazione tradizionale sottolinea che il periodo compreso fra il XII e il XIV
secolo fosse stato un momento di conflitto quasi costante tra le autorità
urbane della città-stato di Lucca e i nobili
della campagna. La zona fu
governata dai podestà, che erano nominati e inviati da Lucca. Escludendo gli
anni nel corso dei quali Lucca fu governato da Castruccio Castracani, che fu
largamente appoggiato dalla classe dirigente di Lucca e dalla popolazione, il XIV secolo fu per la città un momento di
grave crisi. Dopo il 1328 Lucca passò, spesso mediante acquisto, sotto il
dominio di una serie di signori stranieri. Per esempio, nel 1529 Lucca fu
acquistata per 250.000 ducati dal
Signore di Verona, che la governò solo nove mesi ( Le
relazioni degli ambasciatori veneto al senato).
La città finì sotto il dominio dei Pisani. Uscita dalle
guerre tra Guelfi e Ghibellini, sotto la Signoria di Castruccio Castracani
Lucca visse una stagione di eccezionale prosperità, anche se momentanea, in
quanto, dopo la morte di Castruccio
Castracani, la città fu di nuovo oggetto delle bramosie delle grandi Signorie
Toscane. Di questa situazione approfittò
Paolo Guinigi, che agli inizi del XV secolo la governò per trent’anni, incrementando il patrimonio
artistico della città. Dopo la signoria di Guinigi, Lucca dovette subire
l’attacco fiorentino che le strappò
Altopascio e Montecarlo, ma questo evento non incrinò l’autonomia
secolare della città, che nel 1556 si costituì come Repubblica aristocratica
fino al 1799, quando dovette arrendersi
alle armate francesi di Napoleone. Nel
1802 Napoleone diede alla città un nuovo statuto, e fu elevata a Principato da
Elisa, sorella di napoleone. Dopo l’epoca Napoleonica, nel 1817 Lucca diventò
Ducato e passò a Maria Luisa Borbone fino all'unità d'Italia.
Fonti:
A. Bratchel, Medieval Lucca and the Evolution of the Renaissance State, New York, 2008, p. 1 e nota 4.
Sulla costruzione delle mura, cfr. G. Baronio-A.
Baila-C. Tedeschi, “Le mura rinascimentali di Lucca…”, in Le mura di Lucca …, a cura di
M. A. Giusti, Alinea, 2005, pp. 165 sgg.
Cfr. Le relazioni degli ambasciatori veneto al
senato, Firenze, 1848, Tomo V, p.
417.
A. Solari, Topografia Storica dell’Etruria, Pisa,
1920, Vol. II, p. 309
M. Zecchini,
Lucca etrusca: abitati, necropoli, luoghi
di culto, 1999, p. 9 sgg.
Lucca deriva da "Leuk", che significa "luce". E Lucca possiede realmente una storia antica "luminosa".
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